L’AMICHEVOLE DEGLI ANNI ’60 CONTRO LA VAM VITERBO DEI TANTI CAMPIONI …
di Guido De Alexandris
Fine ottobre 1964, al campo all’aperto di Porta Fiorentina, illuminato dai lampioni (l’ora legale era ancor ben lungi dal divenire), si disputa un’inedita amichevole precampionato. La Libertas Viterbo, militante allora nel campionato di Serie B e reduce dal successo nel mese di Settembre nel Torneo in occasione delle manifestazioni per i festeggiamenti per Santa Rosa, incontra la rappresentativa militare aeronautica della VAM. Nella caserma viterbese erano di stanza per svolgere i quaranta giorni del CAR cestisti illustri come Dado Lombardi, Giusto Corrado Pellanera e Ettore Zuccheri, che erano allora le tre punte di diamante della Virtus Knorr Bologna, a quei tempi la terza forza nella massima serie della pallacanestro. Anche Sergio Fontana prestava allora servizio militare alla VAM. Lombardi e Pellanera erano freschi reduci dalla Olimpiadi di Tokio 1964 con la Nazionale Italiana ove conquistarono un prestigioso quinto posto alle spalle di Stati Uniti, URSS, Brasile e Portorico.
La formazione azzurra di basket alle Olimpiadi del 1964 era così composta: Pellanera, Vittori, Lombardi, Gavagnin, Masini, Bertini, Giomo, Pieri, Vianello, Bufalini, Flaborea, Sardagna. Commissario tecnico: Carmine “Nello” Paratore.
Ettore Zuccheri era nel “giro della Nazionale” ma non fu convocato per Tokio. Partecipò infatti ai Giochi del Mediterraneo nel 1963 conquistando con l’Italia la medaglia d’oro, quindi il primo posto. La formazione italiana vincitrice dei Giochi del Mediterraneo schierò i seguenti giocatori: Zuccheri, Pellanera, Lombardi, Masini, Velluti, Vittori, Bertini, Gatti (purtroppo scomparso proprio in questi giorni), Barlucchi, Bufalini, Rossi, Cosmelli. Commissario tecnico: Carmine “Nello” Paratore.
Questo per far capire di che livello era il magnifico terzetto che il vetusto campo di Porta Fiorentina ebbe l’onore di ospitare e soprattutto di veder giocare. Una pallacanestro per i buongustai dal palato sopraffino che assieparono le tribune del mitico impianto all’aperto, oltreché in piedi negli spazi dietro i canestri.
L’incontro si concluse con netto punteggio di 85 a 56 in favore della VAM ma la Libertas Viterbo, tenuto conto del livello degli avversari, non sfigurò affatto. Il quintetto-base della VAM schierava ovviamente Lombardi, Pellanera, Zuccheri, completato da Chiodetti (un lungo di oltre due metri e protagonista di un’eccellente prestazione) e Staffa, quest’ultimi due validi giocatori di Serie A con la Lazio. Le azioni messe in mostra da atleti di così alto livello erano veramente da stropicciarsi gli occhi, un’occasione unica per Viterbo. Per la Libertas Viterbo fu un proficuo confronto in vista dell’allora imminente inizio di campionato e per testare i nuovi arrivi Davide Bianchi (dalla Robur et Fides Varese) e Pino Capriotti (dalla Fortitudo Roma).
La Libertas Viterbo si dovette però presentare priva di alcune pedine molto importanti come Nevio Stefanoni, Ugo Rotelli, Lollo Pimponi e Lucio Bastiani concedendo così spazio ai giovani Ugo Cardoni e Roberto Coccia. Il neo arrivato Davide Bianchi fu il miglior realizzatore tra i viterbesi, un tiratore veramente micidiale, così come ottime furono le prestazioni di Carlo Bruni e del giovanissimo Pino Campinoti, allora diciassettenne. Gli altri giocatori schierati dalla Libertas Viterbo in quell’incontro furono Sergio Fontana, Sergio Stefanoni, Mario D’Angelo e Armando Quatrini.